domenica 23 novembre 2008

La maestra Flavia ci scrive...








Lettera della maestra Flavia di Verona:

Carissima Adriana,
ho letto la posta ora e ho il magone anch'io per il tuo alunno G., pur non avendolo mai conosciuto l'avevo comunque "incontrato" attraverso le poche cose che mi hai detto in tutto questo tempo di lui ... lui è il bambino che ti entra nel cuore, su cui investi molto, molto di più di quanto vorresti, è quello che dà un senso al tuo lavoro, è il bambino che a poco a poco non è più un perdente grazie a te, quello che magari ti sfida in mille occasioni ma in realtà è aggrappato a te come un'edera perchè il suo solo punto di riferimento alla fine diventi tu, è quello a cui pensi anche quando hai staccato la spina e magari stai cucinando, o stirando, o lucidando i pavimenti ... è il bambino che insieme a te ha cominciato a volare... non sai quanto mi dispiace, ci si sente impotenti, a volte dei piccoli semi buoni che si sono piantati e di tutta la fatica che si è fatta sembra non restare più nulla... io penso che in realtà ciò che tu e i tuoi monelli avete dato a quel bambino gli è rimasto nel cuore, e come una coperta lo scalderà e lo avvolgerà nei momenti più duri, anche quando diventerà più grande, vedrai...
Sai cosa ha detto il mio alunno J. alla sua mamma qualche giorno fa? Pensa, si è fermata apposta al cancello e mi ha chiamata per dirmi questa cosa... - sai mamma, quando sarò grande io voglio diventare una persona famosa, uno scienziato, e andrò a parlare ai congressi con tante persone, e invito la maestra Flavia, la faccio sedere lì davanti, poi la faccio alzare e dico a tutti: "Vedete quella donna lì, questa è la mia maestra Flavia, quella che mi ha insegnato a stare a scuola e che mi ha voluto tanto bene" - ...
Sarà così anche per te, soprattutto sarà così anche per G., non perderà ciò che gli avete dato, dillo ai tuoi bambini, cari splendidi bambini che hai, cresceranno anche attraverso questa esperienza, e poi ci siamo noi a tirarvi su, su, dai!!! ... Non sai che cosa stiamo preparando per voi, dobbiamo riuscire per Natale, c'è un fermento in classe che non ti dico, a parte il fatto che ovviamente ogni mattina la prima primissima cosa che si fa è la lettura solenne, commossa, di ciò che il bambino di turno ha scritto sul quaderno viaggiatore (link), che grande idea avete avuto... scriveremo anche a G. e per G., certamente non ti fermerai e riuscirai a reincontrarlo, conoscendoti lo andrai a trovare, non staccherai il filo con lui, non lo farei nemmeno io ..
L'acquerello che vi abbiamo inviato è il frutto spontaneo di un lavoro splendido che grazie a te ho svolto con i bambini... la poesia che mi hai inviato: Compagni di volo (link) è stata lo spunto più bello che potessi avere, ma anche per piantare un seme nuovo in classe, le risposte dei bambini, i loro commenti, le loro considerazioni, i loro acquerelli, ciascuno il proprio sul quaderno di poesia, sui cui utilizziamo l'acquerello già dalla seconda perchè il poeta è come un pittore, dipinge la vita attraverso i suoi versi, e i versi di questa poesia sono un'opera d'arte... pensa che quando me l'hai inviata sono entrata in classe, non ho detto niente, semplicemente "ascoltate bambini, devo leggervi una cosa speciale" ... alla fine erano muti... "ce la rileggi un'altra volta maestra?" ... e poi la mia motivazione "pensate bambini che questa poesia bellissima me l'ha regalata un'amica speciale che mi vuole davvero bene, le ho raccontato di un episodio che mi è accaduto la scorsa settimana e che mi ha tanto fatto male, ero stata delusa da un'amica e lei mi ha consolato con questa poesia, che cosa ha voluto dirmi secondo voi? Perchè proprio questa poesia?" ... e sono arrivate le loro risposte, più maturi e profondi di quanto pensassi, e la richiesta corale di metterla sul quaderno e dipingerla, e così è stato, cara amica lontana!!!
Posso raccontare ai miei bambini che G. non è più con voi? Sicuramente chiederanno di scrivergli una lettera, già immagino l'amarezza di A., la sua amica gemellata, è quella che a rotazione perde sempre il suo corrispondente, possiamo farlo?
Ricorda ai tuoi bambini che quassù qualcuno li pensa sempre e li abbraccia anche senza vederli... e tu non rattristarti più, e comunque quando la sensibilità è così elevata so quanto si gioisca ma quanto anche altrettanto si soffra per le più piccole cose ... siamo forti eppure così fragili...
un bacio grande, flavia





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